Franco Lapini al Vinitaly 2017
FIERE
Franco Lapini al Vinitaly 2017

Franco Lapini al VinItaly 2017: un argentiere alla fiera del vino.

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Da sempre eccellenza del Made in Italy, Franco Lapini sarà presente alla più grande mostra del vino.

Vinitaly è un Salone Internazionale del vino e dei distillati, che si tiene a Verona dal 1967, con cadenza annuale. Vinitaly si estende per oltre 95 000 m², conta più di 4 000 espositori l’anno e registra circa 150 000 visitatori per edizione. Il salone raccoglie produttori, importatori, distributori, ristoratori, tecnici, giornalisti e opinion leader. Ogni anno ospita oltre cinquanta degustazioni tematiche di vini italiani e stranieri e propone un programma convegnistico che affronta le principali tematiche legate alla domanda ed offerta del mercato del vino, le analisi sono condotte dall’Osservatorio di Vinitaly Studi&Ricerche.

Oltre alle aree espositive dedicate ai produttori di vino, il salone si compone di workshop, buyers club ed aree espositive speciali per promuovere il Made in Italy e far conoscere sul mercato le aziende emergenti. Nel contesto di Vinitaly si organizzano concorsi e premi internazionali, i più famosi: il Concorso Enologico l’Internazionale, International Packaging Competition e il Premio Internazionale Vinitaly che assieme all’International Wine and Spirit Competition promuove la divulgazione della cultura del vino nel mondo. In contemporanea al Salone del vino si tengono: Sol, Salone Internazionale dell’Olio d’Oliva Extravergine di Qualità, Agrifood Club, Rassegna dell’Agroalimentare di Qualità, ed Enolitech, Salone Internazionale delle Tecniche per la Viticultura, l’Enologia e delle Tecnologie Olivicole ed Olearie.

Vinitaly inoltre organizza il fuorisalone Vinitaly for You, evento winebar che si tiene nel centro storico di Verona. Vinitaly svolge anche la funzione di ambasciatore del vino italiano nel mondo attraverso Vinitaly in the world che organizza eventi nei principali mercati internazionali. Quest’anno però non si limiterà solo a questo. In questa edizione ci sarà anche Franco Lapini al Vinitaly 2017.

Franco Lapini quest’anno parteciperà al più grande salone internazionale del vino come espositore d’eccellenza dell’argenteria Made in Italy. Come laboratorio argentiero con più di cinquant’anni di storia alle spalle, è un grande privilegio per il marchio Franco Lapini essere presente alla mostra, in particolare proprio nel cinquantennale di Vinitaly. Franco Lapini al Vinitaly 2017 è il simbolo di un’eccellenza che ne incontra un’altra.

Quest’anno Vinitaly si svolge da Domenica 9 Aprile fino a Mercoledì 12 Aprile. Per maggiori informazioni consultate il loro sito.

Candeliere in argento
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Candelabri in argento

Candelabri in argento: storia e curiosità.

Candelabri in argento

Un piccolo viaggio alla scoperta dell’arte dell’illuminazione.

Ai nostri giorni i candelabri in argento sono un complemento d’arredo di lusso. Qualcosa che vogliamo esclusivamente per la sua bellezza e senza uno scopo pratico. Ma nel Rinascimento essi non erano solo arte, erano anche una necessità. Ovviamente candele e candelabri erano presenti già da tempo, ma erano molto diversi da quelli di cui stiamo parlando. Il candelabro era già noto presso gli etruschi e gli antichi romani. A Roma si diffusero due tipi di candelabri: uno bronzeo costituito da un fusto sagomato e quattro piedi a zampa di animale per un uso prettamente casalingo; l’altro, più grande, in marmo o in bronzo ricco di decorazioni, installato nei luoghi di culto e negli edifici pubblici. Intorno all’ VIII secolo si imposero nei luoghi di culto cristiani e non furono rari quelli prodotti con oro e argento. Durante il periodo romanico l’oggetto subì alcune varianti, come quella dei candelabri a foggia di colonna e poggianti su basi decorate.

Ma è nel Quattrocento che, sotto la spinta della “rivoluzione umanistica” del Rinascimento, l’argento fa il suo trionfale ingresso nella vita di tutti i giorni. Perdendo il suo status di materiale esclusivo dell’arte sacra e regale (insieme all’oro) e considerata la sua maggior reperibilità, l’argento divenne il segno distintivo della borghesia. Nelle case dei ricchi si potenva trovare argento ovunque: in tavola, con piatti, coppe, saliere e, finalmente, coltelli e forchette, di varie fogge e dimensioni. Per l’igiene personale vi erano brocche e bacili. Nel resto della casa era presente sotto forma di soprammobili, centri tavola e candelabri in argento d’aspetto sontuoso, arricchiti con pietre preziose, dorature e smalti. Qui si nota la vera arte dell’argenteria fiorentina, in grado di coniugare all’utilità degli oggetti comuni una grande espressività artistica.

L’argenteria era considerata un’arte pari alla pittura e all’architettura e molti celebri artisti come Ghiberti, Brunelleschi e Benvenuto Cellini iniziarono il loro apprendistato come argentieri. Il Manierismo, alla semplicità e linearità delle forme classiche, predilesse la complessità e l’invenzione di simbologie e di temi eruditi, forme esasperate e grottesche, oggetti riccamente decorati ed elaborati. Il più famoso esempio è la saliera creata da Benvenuto Cellini per Francesco I, oggi al Kunsthistorisches Museum di Vienna. L’argento si prestava bene a questo tipo di lavorazione sia per la sua duttilità che per la sua alta capacità di riflettere la luce. I candelabri in particolare sfruttavano al meglio questa sua capacità, riflettendo la luce prodotta dalla candela stessa e aumentandone la luminosità. Questo rendeva i candelabri in argento non solo i più belli, ma anche i più efficenti.